clima“La Conferenza di Parigi sul clima è uno spartiacque. Anche per l’Italia. Permette di partire da risultati molto soddisfacenti in alcuni campi, come l’energia rinnovabile, e di rafforzare il nostro ruolo nelle altre politiche di sostenibilità”. Lo si legge in un comunicato della CNA.

“Centonovantacinque Paesi sono consapevoli – prosegue la nota – che il contrasto al cambiamento climatico del pianeta è un passo obbligato per tutti. E’ stato preso a riferimento, infatti, il limite di due gradi di aumento della temperatura, caldeggiato dal mondo scientifico. Cento miliardi di dollari sono stati messi a disposizione dei Paesi a scarsa industrializzazione fino al 2020”.

“Sul fronte dell’impegno – aggiunge il comunicato – l’accordo rappresenta un risultato sicuramente importante. Sarà fondamentale trasformarlo in azioni concrete soprattutto in quei Paesi, come l’Italia, che non partono da zero e possono puntare a obiettivi ambiziosi. E’ utile ricordare che ci troviamo di fronte a un accordo che indica gli investimenti necessari, senza specificare gli  strumenti e le politiche dei singoli Stati per dare corpo alle promesse sottoscritte. Al contrario è il momento di lanciare segnali di concretezza, di mettere a punto e di condividere le strategie da adottare sul clima”.

“Negli ultimi anni il nostro Paese, pur avendo raggiunto in alcuni settori significativi risultati rispetto ai partner europei, ha rallentato il passo sul fronte, decisivo, delle politiche per la sostenibilità. E’ ora di mettersi al lavoro – conclude la nota della CNA – per raggiungere gli impegni sottoscritti a Parigi. Dobbiamo convincerci, tutti, che i benefici di questa rivoluzione nel clima non saranno solo ambientali, ma anche economici”.