carni rosseLa relazione dell’Organizzazione mondiale della Sanità su eventuali rischi per la salute provenienti dal consumo di carne è diventata un vero e proprio caso, soprattutto dopo che –  da quanto emerge da uno studio del Journal of clinical epidemiology – il 55% delle raccomandazioni Oms sono basate su studi di livello “basso” o “molto basso”. Tanto che ora il Parlamento europeo chiede conto di quanto scritto e diffuso. E chiama in causa l’Oms affinché spieghi pubblicamente l’origine dei dati diffusi e i parametri usati. Gli stessi che non sono stati forniti ai governi, anzi, che potranno essere forniti solo dopo un anno.

Giovanni La Via, presidente della Commissione Sanità pubblica e Sicurezza Alimentare del Parlamento europeo definisce i dati “fantasiosi”. In sostanza i dati di “rischio cancro” diffusi dall’OMS sarebbero basati su un consumo di carne che non corrisponde a quello reale.

A questo proposito alleghiamo alcuni autorevoli interventi:

Il parere del professor Giorgio Calabrese 

http://www.lastampa.it/2015/10/26/scienza/benessere/non-demonizzate-la-carne-basta-mangiarne-poca-rwx4nhCKN6ke6xN3WQnl5H/pagina.html

Prof. Fabrizio Gianfrate Economia Sanitaria

http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=32918&fr=n

Il professor Giovanni Scapagnini, neuro-scienziato socio fondatore della Sinut e uno dei direttori dell`International Council of Genetics

http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=32940&fr=n

Francesco Cipriani, Direttore generale dell’Agenzia regionale di sanità della Toscana

http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=32927&fr=n