“L’esortazione del presidente della Commissione Ue, Juncker, quando dice che <dobbiamo permettere ai richiedenti asilo di lavorare> mentre le loro domande vengono trattate è condivisibile”. Lo dichiara il Presidente Nazionale della Cna, Daniele Vaccarino.

“Di fronte a problemi eccezionali, di portata epocale – sottolinea – occorrono risposte adeguate. Le nostre imprese non hanno mai sbarrato le porte alle lavoratrici e ai lavoratori venuti da lontano. L’Italia, lo dice l’Eurostat, è il Paese europeo con la più alta quota di occupati extracomunitari: il sette per cento, oltre due milioni e 200mila su una platea di 21 milioni. Qualunque imprenditore degno di questo nome sceglie sempre i suoi collaboratori valutando essenzialmente alcune cose: prima di tutto la serietà della persona, la sua affidabilità, la sua onestà, la sua competenza, il rispetto delle nostre leggi e delle nostre regole, il rispetto della nostra lingua, imparandola, la sua voglia di apprendere e di integrarsi e di farsi voler bene nella piccola comunità dell’impresa. Ora dobbiamo sforzarci tutti per trovare strade nuove per l’integrazione e per il lavoro. L’Italia, anche nei prossimi anni – conclude – continuerà a essere il Paese in cima alle classifiche dell’accoglienza”.

Vaccarino