“Luci e ombre nel riordino delle Camere di Commercio, approvato dalla Camera dei deputati all’interno della riforma della pubblica amministrazione”. Lo sostiene la CNA dopo il via libera di Montecitorio in attesa del passaggio definitivo al Senato.

“Sono sicuramente importanti – sottolinea la nota – la scelta di mantenere la gestione del Registro delle imprese in capo agli Enti camerali e il piano di riduzione delle partecipazioni societarie e delle aziende speciali. Siamo invece perplessi e preoccupati per la prevista riduzione delle risorse destinate alla promozione delle attività di sviluppo del territorio”.

“La riforma nel suo complesso – spiega l’Associazione – è una importante tappa per la costruzione di uno Stato efficiente, veloce, funzionale alle esigenze di cittadini e imprese. La delega getta le basi per facilitare l’attività d’impresa, intervenendo su temi importanti, come la segnalazione certificata di inizio attività, la Conferenza dei servizi, l’autotutela amministrativa, l’organizzazione periferica, le società partecipate, il silenzio assenso tra amministrazioni, la semplificazione e l’accelerazione dei procedimenti amministrativi”.

Ma occorre fare del tutto per salvaguardare il ruolo delle Camere di Commercio a sostegno della promozione e della crescita delle imprese e dei territori.

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