“I dati dell’Ocse confermano ancora una volta il grande scollamento tra il mondo della formazione e quello del lavoro. Scuola e imprese – commenta Sergio Silvestrini, Segretario Generale della CNA – rimangono due universi paralleli e troppo spesso non comunicanti, con la conseguenza che i ragazzi entrano nel mercato del lavoro da un lato impreparati, dall’altro impossibilitati a sfruttare al meglio le loro potenzialità. La scarsa esperienza nell’uso del computer, ma anche nella lettura, è, inoltre, indice di un gap culturale che, in un mercato globale, rischia di penalizzare fortemente i nostri giovani, già nelle ultime posizioni per livello occupazionale.
E’ necessario rendere più stringente la relazione scuola-lavoro, per far sì che la preparazione dei nostri ragazzi sia propedeutica al loro ingresso nel mercato del lavoro, rendendo al contempo la scuola più attrattiva, capace di dare risposte concrete anche contro il gravissimo fenomeno dell’abbandono”.