Estetica e benessere, la CNA in prima linea contro l’abusivismo. Sulla scia del convegno nazionale dell’associazione, svoltosi a Pisa, il tema è arrivato all’attenzione del Parlamento attraverso un’interrogazione degli onorevoli Federico Gelli e Lorenzo Becattini. I due sono partiti proprio dall’iniziativa della CNA per sapere come si sta muovendo il Governo per tutelare le imprese “che rispettano le regole e difendono la salute dei cittadini”.
Il fenomeno non è affatto immune nella Tuscia, tanto che la CNA di Viterbo e Civitavecchia ha portato avanti una campagna di sensibilizzazione e incontri sul tema. Tornando all’interrogazione: “Nei giorni scorsi – hanno chiesto i due parlamentari al Governo – si è svolto a Pisa un convegno promosso dalla CNA dal titolo «Legalità, qualità, professionalità», finalizzato a sensibilizzare operatori, istituzioni e cittadini in merito ai prodotti e servizi del settore del benessere e dell’estetica; un settore che in Italia conta più di 30 mila imprese tra centri benessere, trattamenti estetici e palestre, 70 mila addetti, un numero di clienti annuo stimato attorno ai 40 milioni ed un giro d’affari stimato attorno ai 21 miliardi di euro. Secondo le stime della CNA c’è un’altra metà del comparto, circa il cinquanta per cento, che opera in maniera irregolare, traducendosi, ovviamente, anche in un danno economico per l’erario e l’occupazione”.
La CNA ha quindi avuto il merito di mettere il problema sotto i riflettori di chi deve decidere. E la risposta ha fatto emergere alcune novità di interesse per il settore: “E’ in corso di predisposizione il decreto ministeriale che prevede la nuova regolamentazione delle procedure di controllo del mercato interno dei prodotti cosmetici, ivi inclusi i controlli dei prodotti stessi, degli operatori di settore e delle buone pratiche di fabbricazione.
Inoltre, verranno aggiornati gli adempimenti e le comunicazioni che gli operatori di settore saranno tenuti ad espletare nell’ambito dell’attività di vigilanza e sorveglianza”.