Obbligo di suddivisione in lotti, requisiti finanziari parametrati ai singoli lotti, eliminazione delle garanzie per appalti fino a 250.000 euro, formazione e informazione diffusa alle imprese, norme di tutela del subappalto. Ecco le priorità indicate, in sede di audizione presso la Commissione Lavori Pubblici del Senato, dalla CNA, che sollecita un nuovo Testo Unico per appalti e concessioni.
“La nostra Confederazione sta dando un contributo importante al confronto sulle norme in materia di appalti -osserva Luigia Melaragni, segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia-. L’attuale contesto normativo favorisce la grande impresa, perché privilegia la capacità finanziaria a danno di quella professionale e organizzativa, e confina le piccole imprese nel recinto dei subappalti, senza alcun sistema di garanzie, come ha evidenziato il nostro vicepresidente nazionale, Mauro Cassani, nell’intervento in Senato. E come rileviamo ogni giorno nei nostri territori”.
“Bisogna creare rapidamente migliori condizioni di mercato per tutte le imprese. Pensiamo a un Testo Unico che superi definitivamente gli oltre 700 articoli e i 50 allegati del Codice Appalti e del relativo Regolamento: uno strumento chiaro e accessibile, che faciliti l’approccio alle procedure e comporti, di conseguenza, anche minori oneri amministrativi”, conclude Melaragni.