Sono sempre molto partecipate le assemblee annuali di CNA Pensionati di Viterbo e Civitavecchia, occasione per il brindisi di fine anno, ma anche per presentare i nuovi progetti del sindacato promosso dalla CNA a tutela della terza età. Anche stavolta, per il tradizionale meeting, si sono radunati a Montefiascone più di 200 associati. “Una presenza numerosa e calorosa, che conferma quanto la nostra associazione sia radicata e attiva nel territorio”, ha detto il presidente, Alberto Menichetti, affiancato dal vicepresidente, Alessandro Civico.
Nel corso dell’evento, sono intervenuti la segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia, Luigia Melaragni, e il responsabile di CNA Pensionati del Lazio, Bruno Caratelli. Presente, tra gli altri, per la sede di Civitavecchia del Patronato Epasa, Stefano De Fazi.
La prima iniziativa che vedrà impegnati i pensionati nel 2015 è la raccolta di firme in calce a un documento redatto dal Cupla -il Coordinamento unitario dei pensionati del lavoro autonomo, del quale fa parte anche CNA Pensionati- per proporre al governo alcune misure “necessarie per ristabilire un minimo di equità e giustizia sociale, perché il 44 per cento dei pensionati vive ancora in condizioni di semipovertà”, come ha sottolineato Caratelli.
Ed ecco i principali interventi sollecitati: l’adeguamento graduale dei trattamenti minimi di pensione al 40 per cento del reddito medio nazionale, cioè da 500 a 650 euro mensili; l’estensione ai pensionati, a partire dalle fasce più basse di reddito, della riduzione del cuneo fiscale prevista per i soli lavoratori dipendenti con retribuzione mensile fino a 1.500 euro, che hanno recuperato 80 euro mensili; l’ampliamento della no tax area ad almeno 13.000 euro; riguardo alla Tasi, la previsione, da parte del governo e delle amministrazioni locali, di detrazioni per gli anziani che abitano soli nell’immobile di proprietà se titolari di reddito al di sotto del doppio del trattamento minimo (13.000 euro) se singoli o del triplo del trattamento minimo (19.500 euro) se in coppia, mentre gli anziani non autosufficienti o ricoverati in case di riposo dovrebbero essere esclusi dal pagamento dell’imposta.
Si firmerà presso tutte le sedi della CNA. Il documento verrà poi consegnato, oltre che al governo, ai parlamentari eletti nel territorio.