“La Legge di stabilità contiene misure d’impatto significativo per le imprese”. Rete Imprese Italia, di cui fa parte anche la CNA, commenta così le misure del Governo nella Legge di Stabilità.
“E’ molto positiva – sottolinea Rete Imprese Italia – l’esclusione del costo del lavoro dalla base imponibile Irap. Questa misura comporterà una significativa riduzione della pressione fiscale sul costo del lavoro e riguarderà per il 40,5% le imprese fino a 50 addetti”.
Altrettanto positiva viene giudicata l’introduzione di un regime forfettario per le imprese con ridotti ricavi, con la possibilità per gli imprenditori di non versare il minimo contributivo.
“Tuttavia – avverte Rete Imprese Italia – rimangono escluse da qualsiasi intervento oltre 3 milioni di imprese senza dipendenti, vale a dire il 70% del totale delle 4.425.000 aziende italiane. Se il Governo intende davvero fare il bene di tutti gli imprenditori italiani, occorre prevedere l’innalzamento della franchigia Irap. E, sul fronte fiscale, va garantita omogeneità di trattamento tra tutte le imprese, piccole e grandi. Queste ultime, complice anche la non-Europa fiscale, possono scegliere il regime tributario più conveniente nei Paesi Ue come fanno con disinvoltura le maxi multinazionali. Occorre, inoltre, completare il riordino dei regimi contabili, introducendo la determinazione del reddito per cassa, e varare l’introduzione dell’IRI per favorire la capitalizzazione delle imprese familiari”.
Il Presidente di Rete Imprese Italia apprezza la proroga delle agevolazioni al 50% per il recupero edilizio e del 65% per gli interventi di efficienza energetica. “Si tratta – sottolinea – di misure molto importanti che rappresentano un’ancora di salvezza per i settori dell’edilizia e degli impianti in grave difficoltà”. Proprio per questo, Rete Imprese Italia sollecita “la stabilizzazione delle agevolazioni con la stessa intensità prevista nella Legge di stabilità. Così come va riportata al 4% l’aliquota sulla ritenuta dei bonifici che invece, nella legge di stabilità, viene raddoppiata”.
“Altrettanto positiva la decontribuzione totale per i neo assunti per i primi tre anni, così come le misure per favorire l’autoimprenditorialità, attraverso significative agevolazioni per i primi tre anni per le start up”.
Per quanto riguarda l’anticipo del Tfr in busta paga, si ricorda che “il Premier Renzi ci ha assicurato che l’operazione anticipo del TFR si farà solo individuando un meccanismo che rende neutro, per la capacità finanziaria e i costi delle PMI, l’erogazione del Tfr maturando per i lavoratori che ne facciano richiesta. Vigileremo affinchè i meccanismi previsti dal Governo corrispondano a questo principio”.
“Ci attendiamo – aggiunge Rete Imprese Italia – che dalla riduzione dei vincoli del Patto di stabilità in capo agli Enti locali possa derivare una ripresa degli investimenti per rimettere in moto l’attività delle piccole imprese”.
Infine, si esprime preoccupazione per le riduzioni delle agevolazioni per le imprese di autotrasporto merci.