Le tasse e i tributi locali per le imprese danneggiate dall’alluvione non solo devono essere sospesi ma ci deve essere l’esenzione, e se per queste misure è necessario che venga emanato un decreto governativo allora questo decreto va emanato con urgenza. Deve essere velocizzato il risarcimento dei danni. Si devono attivare finanziamenti a favore delle imprese che si trovano nelle aree più rischiose per installare barriere di protezione. Infine, si deve varare una Legge speciale, come per Venezia, perché la fragilità idrogeologica di Genova è una emergenza nazionale da anni, servono importanti interventi strutturali. Sono queste le principali proposte a favore del capoluogo ligure, dei suoi artigiani, delle sue imprese che il Presidente nazionale della Cna, Daniele Vaccarino, lancia da una città martoriata, più che dalla furia degli elementi, dall’incuria burocratico-amministrativa.
“Sono rimasto scioccato dai disastri che ho visto: una città devastata – spiega Vaccarino – ma nel contempo ho trovato imprenditori che hanno perso tutto ma ancora non sono in ginocchio. Anzi, sono pronti a ricominciare, se però se ne concede loro la possibilità. Non si può chiedere a un artigiano, a un piccolo imprenditore di ripartire daccapo ogni due o tre anni, ogni anno addirittura, per rischiare che ogni pioggia si trasformi in una nuova tragedia, per assistere alla riproposizione dello stesso copione, perché nel frattempo non si è fatto nulla per prevenire i drammi”.
Vaccarino, accompagnato dal presidente della Cna provinciale, Massimo Achille Giacchetta, dopo aver visitato le aree del centro più colpite, ha raggiunto zone periferiche di cui non parlano radio e televisioni, come Staglieno, dove sorge il grande cimitero monumentale, attorno al quale sono attivi – erano, per meglio dire, attivi – numerosi artigiani. “Queste sono zone – sottolinea Vaccarino – dove ancora non sono arrivati i soccorsi, perché l’area investita dall’alluvione è molto vasta. E molti imprenditori si sono rivolti alla Cna per affrontare l’emergenza. Noi non abbiamo fatto venire meno il nostro impegno, ma ora è necessario il salto di qualità, l’impegno concreto delle istituzioni, locali e nazionali”.