Non solo l’estensione del bonus Irpef di 80 euro alla categoria. Nel momento in cui il 44 per cento dei pensionati vive in condizioni di semipovertà, c’è bisogno anche di altro, come l’adeguamento delle pensioni e l’innalzamento della no tax area. Stamattina sono arrivati da tutta la regione in 400, al complesso La Bella Venere a Caprarola, scelta per l’annuale appuntamento dell’assemblea regionale di CNA Pensionati del Lazio.
In 7,4 milioni vivono con un assegno pensionistico inferiore a mille euro lordi mensili: emerge dal rapporto realizzato da Cer (Centro Europa ricerche) e Cupla (Comitato unitario pensionati lavoro autonomo) sul potere d’acquisto delle pensioni. La discussione ha fatto i conti con queste premesse. All’assemblea regionale del sindacato per la tutela degli interessi della terza età erano presenti, tra gli altri, anche il sindaco Eugenio Stelliferi, il presidente e la segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia, rispettivamente Angelo Pieri e Luigia Melaragni. Ad aprire la giornata, il saluto del presidente di CNA Pensionati di Viterbo e Civitavecchia Alberto Menichetti. Poi la relazione del responsabile di CNA Pensionati del Lazio, Bruno Caratelli, che ha ripreso e sottolineato la proposta di estendere il bonus Irpef di 80 euro alla categoria.
Ma oltre a questo, il presidente nazionale Giancarlo Pallanti ha individuato anche altre problemi da mettere in agenda. “Non possiamo essere più considerati cittadini di serie B o figlio di un Dio minore – ha detto – molti vivono al limite della povertà assoluta, alcuni anche peggio. Bisogna considerare che negli ultimi tre anni i pensionati hanno fatto da bancomat ai giovani”. Il presidente ha chiaro ciò che serve per migliorare la situazione: “Le pensioni devono arrivare almeno al 40 per cento della media europea degli stipendi e la no tax area va alzata alla soglia dei 13 mila euro”. Queste sono le due priorità.
Il presidente regionale Antonio Gallo per dare voce ai pensionati ha proposto una grande manifestazione di piazza.
