“Accogliamo con grande soddisfazione la notizia dell’approvazione, questa mattina, da parte della giunta comunale di Viterbo, della delibera proposta dall’assessore alle Politiche per le Attività Produttive che prevede la possibilità, per acconciatori ed estetisti, di affittare una o più poltrone/cabine del loro salone ad altri professionisti. E’ un passo importante verso la semplificazione. Ringraziamo l’assessore Giacomo Barelli per l’apertura mostrata, sin dal primo incontro, verso la nostra proposta e per la rapidità dell’iter del provvedimento. Nel capoluogo della Tuscia, potrà essere adottata una soluzione utilizzata, oltre che in diversi Paesi europei, nella Capitale e in alcune tra le più importanti città italiane, come Torino e Bologna”. E’ ciò che dichiarano Luigia Melaragni, segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia, e Luca Fanelli, responsabile territoriale di CNA Benessere e Sanità.
La delibera ha un valore importante, secondo Barelli: “Nelle more dell’adozione di una disciplina nazionale e/o regionale in materia, il Comune ha comunque lavorato per mettere a punto precise linee di indirizzo e avviare così, anche nella nostra realtà, la sperimentazione di uno strumento utile alla creazione di opportunità di lavoro in maniera trasparente. Un dato importante -sottolinea l’assessore- è la collaborazione con l’associazione di categoria: ragionando e studiando la normativa vigente, abbiamo trovato insieme la strada per dare risposta all’esigenza di contrastare la crisi facendo ricorso a nuove soluzioni”.
La postazione di lavoro all’interno di un locale già autorizzato può essere affittata dal titolare dell’impresa esclusivamente a un professionista in possesso dei requisiti previsti dalla normativa di settore. Il contratto tra le parti, sotto forma di atto pubblico o scrittura privata, deve essere registrato presso l’Agenzia delle Entrate.
“In questo momento di crisi economica, sia per il locatore che per il conduttore, vediamo un vantaggio immediato, che si traduce nella suddivisione dei costi di gestione -spiega Fanelli-. Ma ci preme sottolineare soprattutto due aspetti: da un lato, si dà la possibilità, a tanti giovani nella fase di start-up e a coloro che non riescono ad investire nell’apertura di un laboratorio, di esercitare l’attività attraverso una modalità interessante di coworking; dall’altro, si mette a disposizione dei professionisti della bellezza una forma contrattuale che può aiutare a contrastare l’abusivismo dilagante e il sommerso”.
Info: CNA Benessere e Sanità, telefono 0761.2291, numero verde 800-437744. E-mail: l.fanelli@cnavt-civ.it. Sito: www.cnaviterbocivitavecchia.it.