“Il decreto legge n. 90 del 2014, conosciuto come decreto di Riforma PA, messo a punto dal Ministro Madia, introduce due importanti e positive novità per contrastare il fardello burocratico (oltre 30 miliardi di euro all’anno) che grava su imprese e cittadini: l’agenda della semplificazione amministrativa e i “moduli standard”, validi su tutto il territorio nazionale, per comunicare con le pubbliche amministrazioni.” Lo afferma una nota della Cna.
“Siamo in presenza di misure – sottolinea la Cna – che potrebbero eliminare le anomalie che hanno impedito il decollo degli interventi di semplificazione amministrativa, a partire dall’assenza di linee di indirizzo condivise tra Stato, Regioni e Province, al cronoprogramma per la loro attuazione”.
“La definizione di un’agenda della semplificazione amministrativa, fissando chiaramente obiettivi e tempi, è un metodo che consente di misurare la credibilità e l’impegno di tutti i soggetti coinvolti e di assegnare responsabilità e sanzioni precise”.
“Serrare le fila tra i vari livelli istituzionali e amministrativi per arrivare alla definizione di moduli unificati e standardizzati su tutto il territorio nazionale per la presentazione di istanze, dichiarazioni e segnalazioni da parte di imprese e cittadini, – conclude la nota della Cna – è sicuramente uno dei passaggi obbligati se vogliamo costruire un Italia moderna”.