L’Antitrust, su parere richiesto dal Mit, non ha dubbi: in autostrada i prezzi dei carburanti sono più alti e fuori mercato anche a causa delle pesanti royalty che i gestori e le compagnie petrolifere devono versare alle società concessionarie. A rivelarlo è un articolo de Il Fatto Quotidiano di domenica a firma della giornalista Elena Veronelli.
Sull’ennesima denuncia mediatica non vorremmo registrare l’inerzia politica dei Governi passati ad intervenire in modo risolutivo sul problema. La CNA-Fita l’ha denunciato con forza più volte. La gestione delle autostrade in concessione è fuori mercato e intollerabile e ricordiamo che l’autotrasporto e il trasporto persone sono tra i settori più colpiti da simili oligopoli. Lo abbiamo segnalato per la prima volta nel 2011, insieme ai gestori di carburante, lo abbiamo ripetuto nel 2012, nel 2013 e 2014 sul tema degli aumenti intollerabili dei pedaggi in barba ad ogni regola sulla concorrenza e sulla sostenibilità economica di simili gestioni per gli utenti.
Dal ministro Lupi, tante parole, molte promesse e pochi fatti. Per questo CNA-Fita chiede al Governo e ai ministeri competenti (Mit e Mise) di convocare, con la massima urgenza, l’autotrasporto per chiarire quali saranno i provvedimenti che si intende predisporre per affrontare il caro-pedaggi e il caro carburante in modo credibile.
“Al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi – ha dichiarato Cinzia Franchini, presidente nazionale CNA-Fita – ribadisco che condividiamo l’intendimento di cambiare verso al paese e per questo gli ricordiamo che il luogo migliore per iniziare a farlo rimane Aiscat l’associazione che rappresenta i concessionari autostradali. Lì si deve tornare ad affrontare il nodo delle concessioni, dei pedaggi e oggi anche il tema spinoso della concorrenzialità nell’erogazione del carburante all’interno della rete autostradale. E’ talmente vero ed evidente tutto ciò – ha ribadito Cinzia Franchini – che anche il presidente di Aiscat, nonché presidente di FAI Service, Fabrizio Palenzona, continua ad inaugurare punti vendita di carburante a ridosso degli ingressi della rete autostradale, come per esempio l’ultimo all’uscita autostradale A33 Cuneo-Centro. Non vorremmo – ha concluso Cinzia Franchini – che il Governo, su alcuni temi e con certe gestioni, si trasformi anch’esso in un corpo intermedio che lo stesso presidente Renzi ha definito inutile”.