Il peggioramento del clima di fiducia delle imprese registrato dall’Istat a febbraio ci preoccupa ma non ci stupisce. Nell’indagine di inizio anno sulle aspettative delle piccole imprese, condotta dalla nostra Area studi e ricerche, era già emersa infatti l’immagine di un 2025 difficile.

La fiducia è un elemento fondamentale per il sistema Paese, senza fiducia le imprese non investono e non assumono, non innescando quindi un ciclo virtuoso, senza fiducia i cittadini non spendono. Sicuramente incide su questo clima la turbolenta situazione geopolitica internazionale ma esistono problemi interni che vanno risolti. Prima di tutto il caro bollette.

Ci aspettiamo tanto su questo fronte e ce lo aspettiamo fin dal Consiglio dei ministri fissato per domani. Ma chiediamo anche lo snellimento delle procedure per provvedimenti già varati, che avrebbero potuto ridurre l’impatto della crescita dei costi energetici, come l’autoproduzione da energie rinnovabili, che proprio noi avevamo proposto. Un provvedimento dalle complessità burocratiche tali da costringere le piccole imprese, in pratica, a rinunciare alla importante opportunità.