“L’Italia ha l’occasione di cambiare davvero, e le piccole e medie imprese e l’impresa diffusa possono e vogliono essere partecipi e protagoniste del cambiamento”. Lo ha dichiarato Marco Venturi, presidente di turno di
R.E TE. Imprese Italia, nel corso dell’incontro con il Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, avvenuto oggi presso la sede del Ministero.
“Apprezziamo la volontà del Governo di superare i limiti di un’austerità eccessiva per dare maggiore impulso alla ripresa”, ha spiegato Venturi durante il colloquio con il Ministro. “Condividiamo il disegno generale delle proposte dell’esecutivo, ma riteniamo sia stato un errore escludere dalla riduzione Irpef tanti piccoli imprenditori e lavoratori autonomi, che andrebbero sostenuti come gli altri”.
“Al Governo – ha continuato il presidente di R.E TE. Imprese Italia – chiediamo quindi ulteriori atti di realismo e coraggio, con il duplice obiettivo di rilanciare la domanda nel breve periodo e di potenziare la struttura e il sistema produttivo del Paese nel medio”.
Nel corso dell’incontro, la delegazione di R.E TE. ha consegnato al Ministro Padoan una serie di proposte per dare maggior sostegno alle imprese. Ad iniziare dalla Delega Fiscale, di cui le cinque associazioni che compongono R.E TE. (Casartigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti) hanno chiesto un’attuazione rapida come primo passo di una vera e propria Riforma del Fisco.
Tra le proposte avanzate al ministro, ci sono anche l’innalzamento della franchigia Irap e il dimezzamento immediato dell’aliquota IMU sugli immobili strumentali delle imprese, con l’obiettivo di una totale esclusione, e interventi per dare nuovo impulso al credito, attraverso il rafforzamento dei Confidi e modalità semplificate di accesso al Fondo di Garanzia per PMI, con la contestuale incentivazione delle fonti alternative al canale bancario.
Sul tema dei pagamenti della Pubblica Amministrazione alle imprese,
R.E TE. chiede lo sblocco definitivo e rapido dei debiti, istituendo meccanismi per smaltire quelli pregressi anche attraverso la compensazione diretta tra debiti e crediti ed impedire il ripetersi dell’accumulo di risorse non erogate. Inoltre – sostiene R.E TE. – è necessario rivedere il Patto di stabilità interno, nell’ottica di un superamento dei vincoli per le amministrazione virtuose.
Sul fronte di costi energetici e tracciabilità dei rifiuti, invece, le imprese chiedono, rispettivamente, sostegno per l’uso di fonti alternative e la sostituzione del Sistri con un sistema più efficiente e meno oneroso dal punto di vista degli adempimenti.