“La Bce nel suo consueto Bollettino economico lascia trapelare la possibilità di nuovi aumenti dei tassi d’interesse. Del resto, è quanto vorrebbero i ‘falchi’ presenti nel consiglio direttivo della Banca centrale europea, presidente Christine Lagarde compresa, per combattere l’inflazione e condurla al due per cento.
Per l’Italia ulteriori incrementi dei tassi potrebbero avere effetti molto negativi sulla ripresa finendo per penalizzare la finanza pubblica sul fronte del debito, i consumi delle famiglie, in particolare quelle che hanno acceso mutui immobiliari, e gli investimenti delle imprese. Non solo. Potrebbe essere messa addirittura a rischio la sopravvivenza di tanti ‘piccoli’. Per finanziarsi artigiani e piccole imprese italiani ricorrono soprattutto al credito bancario e quindi la crescita dei tassi in molti casi si ripercuote automaticamente sulla loro situazione finanziaria, già messa a dura prova dall’aumento dei prezzi di materie prime ed energia”.
Lo si legge in un comunicato della CNA.