La scintilla si è accesa da giovanissimo, un po’ come quella che fa partire il motore di una macchina. Il suo motore invece – quello della passione per le riparazioni – da allora non si è mai spento. E così Ciro Turco ha coronato il sogno della vita: inaugurare un’autofficina tutta sua. Civitavecchia, via Piero Gobetti 30-32: da sabato scorso c’è Turco Motors.
“A 17 anni – dice il neo imprenditore – ho iniziato a lavorare in una carrozzeria qui a Civitavecchia. È durata poco perché poi sono passato subito all’officina meccanica, dove ho imparato a fare il meccanico. Almeno così dicono”, sorride. Poi ha cambiato varie officine, un anno anche in Sardegna.
“Poi una volta tornato – continua Turco – sono stato per sei anni in un’officina del posto, l’ultima dove ho lavorato fino a pochi mesi fa, che però mi ha consentito di crescere tanto, sia a livello amministrativo che professionale”.
Ciro ha 31 anni, è del mestiere quindi praticamente da metà della sua vita, “finché non mi è capitata un’occasione e mi sono messo in proprio”. È andata così: “Era già il sogno di una vita, il mio obiettivo. Stavo parlando con una persona, la quale mi ha detto che un’officina si stava liberando, a un chilometro da casa mia. Una bomboniera, quindi mi sono detto: è quella giusta. È al centro di Civitavecchia, così mi sono buttato”.
Un’occasione, ma non una mossa improvvisa. “Erano due o tre anni che mi ero messo in testa di farlo. Mi sono messo sotto al lavoro – spiega Turco – per mettere da parte anche il minimo risparmio. Era il mio obiettivo”. Momentaneamente è da solo, il padre lo ha aiutato nel suo percorso verso l’apertura. “E’ un’officina abbastanza classica. Aspettative? Sono un tipo abbastanza ambizioso, cerco di non fermarmi. Non è che voglia arrivare alle stelle, ma uno prova sempre a migliorarsi, a crescere. Magari un domani metterò qualcuno di esperienza al mio fianco. E poi nella vita non si sa mai cosa possa succedere: prendiamo quello che viene”.
È attivo anche sui social, con la pagina Facebook Turco Motors. Il tutto è nato con la CNA al suo fianco: “Persone competenti e professionali – commenta – che mi hanno aiutato e mi stanno aiutando in tutto e per tutto. Io ho fatto poco o nulla”. Da quell’occasione, alla fine dello scorso agosto, il sogno si realizzato di lì a poco. “Adesso si riparte”. Come si dice, in quarta.