CNA, unitamente alle altre associazioni dell’artigianato (Confartigianato, Casartigiani e Claii) e della Cooperazione (Agci Produzione e Lavoro, Confcooperative Lavoro e Servizi, Legacoop Produzione e Servizi), rivolge un appello al governo e al Parlamento, affinché si eliminino le penalizzazioni nei confronti dei consorzi di imprese artigiane e cooperative.

Di fatto, la formulazione del nuovo Codice Appalti, presentata alle Camere, ostacola l’effettiva partecipazione di migliaia di imprese artigiane e cooperative, tra cui numerosissime piccole e medie imprese, che nel corso degli anni hanno utilizzato le forme di aggregazione come strumento di crescita, per poter partecipare proficuamente al mercato degli appalti pubblici.

I consorzi artigiani, al pari dei consorzi tra cooperative, svolgono da sempre un ruolo di accompagnamento nell’accesso al mercato per numerosissime micro e piccole imprese.

Le associazioni dell’artigianato e della cooperazione auspicano che, nella definizione del nuovo Codice degli Appalti, vengano superate le criticità presenti nel testo in discussione in Parlamento, ripristinando l’impianto normativo oramai consolidato:

  • prevedendo che i requisiti di capacità tecnico-finanziaria dei consorzi tra imprese artigiane sussistano autonomamente in capo al consorzio, a prescindere dai singoli requisiti delle imprese consorziate;
  • chiarendo che i consorzi di società cooperative e artigiani partecipino alla gara indicando una o più consorziate, che eseguiranno le prestazioni con la specifica che tale affidamento dell’esecuzione alla consorziata non costituisca subappalto;
  • ripristinando la possibilità di sostituire la consorziata esecutrice, sia in fase di esecuzione, sia in fase di gara.