Un provvedimento discriminante che potrebbe anche rappresentare un pessimo esempio per altre amministrazioni regionali. A insorgere contro la decisione della Regione Toscana di introdurre un pedaggio riservato agli autoveicoli pesanti sulla strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno, è CNA Fita.
A scatenare le giuste proteste della categoria, l’annuncio ufficiale della partenza dell’iter per la nascita della società Toscana Strade, che avrà fra i suoi compiti, appunto, quello di riscuotere i pedaggi sulla Firenze-Pisa-Livorno. Una scelta politica incomprensibile, che prende di mira una categoria senz’averla coinvolta preliminarmente, estendendo, oltretutto indiscriminatamente, a ogni genere di autoveicolo pesante, la cosiddetta tassa d’usura, prevista dall’articolo 18 del regolamento di attuazione del Codice della strada, per i soli autoveicoli eccezionali. Un’estensione che CNA Fita si domanda se rientri tra le potestà regionali.
La decisione della Regione Toscana, peraltro, assume rilievo nazionale. Questa strada, infatti, non solo si snoda tra alcuni dei più importanti poli produttivi ed economici della Toscana, ovviamente interconnessi con il resto d’Italia, ma è attraversata giornalmente da numerosi autoveicoli pesanti provenienti da fuori regione e in pratica da tutto il Paese.