“Ancora una volta, il mondo dell’artigianato e quello della scuola si sono uniti per urlare il ‘no’ alla violenza sulle donne, che è violazione dei diritti umani, come ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e, insieme, per lanciare un messaggio di speranza.

Lo hanno fatto con una testimonianza d’arte di forte impatto, scegliendo anche di contribuire alla divulgazione del numero antiviolenza e antistalking 1522, affinché ogni vittima di violenza possa conoscerlo e utilizzarlo”. Così Luigia Melaragni, segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia, sull’evento “Scarpette Rosse in Ceramica e altre testimonianze d’arte per dire no alla violenza sulle donne”, che si è chiuso ieri a Palazzo dei Priori.

Comune di Viterbo, CNA di Viterbo e Civitavecchia e Liceo Artistico “Francesco Orioli” hanno preso parte, per il quarto anno consecutivo, al progetto “Scarpette Rosse”, che, nato da un’idea del Comune di Oristano e coordinato da AiCC (Associazione Italiana Città della Ceramica), si svolge ogni 25 novembre, in contemporanea, nelle 45 Città della Ceramica italiane.

“Ringraziamo il Comune, in particolare la sindaca Chiara Frontini e gli assessori Silvio Franco e Patrizia Notaristefano, per aver condiviso l’iniziativa – sottolinea la segretaria della CNA -. E, naturalmente, rivolgiamo il nostro ‘grazie’ alle artigiane, alle artiste, agli studenti e ai docenti del Liceo Artistico, che hanno modellato in tante forme creative il loro impegno”.

Ceramica protagonista, a partire dal giardino, al centro del quale le targhe con il numero di soccorso 1522 sono state disposte dalle ragazze e dai ragazzi del Liceo a formare un grande cuore, fino alla Sala Regia: più di cento scarpette nel colore simbolo della violenza e della vita negata ma anche bianche, queste ultime intorno alla scultura della sposa bambina, sempre in ceramica; frammenti dipinti su lastre in peperino; piatti prima bianchi infine spaccati e rosso sangue. Poi scarpette rosse all’interno di gabbie e installazioni con manifesti che esprimono il grido di dolore degli studenti contro il silenzio e l’indifferenza.

Ricordiamo che le opere esposte sono delle artigiane Cinzia Chiulli di Percorsi Artistici, Daniela Lai della Bottega d’Arte e Daniela Lombardo di Creazioni Daniela, di Lucia Maria Arena dell’Antica Legatoria Viali e di Roberta Pietrini di O.B.B.. E, ancora, della ceramista Elena Urbani di Lab33, delle artiste dell’Officina d’Arte San Lorenzo e di Sandra Constantini, dei ragazzi della Cooperativa Sociale Agatos, delle partecipanti ai corsi del Centro Culturale La Caterinaccia. E, certo non ultimi, degli studenti del Liceo Artistico “Francesco Orioli”, sia del Laboratorio di Discipline Plastiche, coordinato dalle docenti Veronica Dell’Amico, Francesca Graziano e Cinzia Pace, sia del Laboratorio di Grafica delle docenti Angela e Carmen Pizzuto.