CNA valuta positivamente l’impostazione della manovra che concentra le risorse per contrastare l’emergenza provocata dai costi energetici, con una attenzione nei confronti del sistema delle piccole imprese, grazie all’incremento del credito d’imposta per il primo trimestre del prossimo anno.
Sul fronte del fisco, l’estensione del regime forfettario a 85mila euro risponde all’esigenza di semplificazione. Nella giusta direzione anche la decontribuzione per le assunzioni e la trasformazione dei contratti a tempo indeterminato.
Nelle more della definizione del testo sulla Legge di Bilancio, CNA sottolinea la necessità di correggere il tiro sul Superbonus, a partire dalle nuove norme sulle unifamiliari. Va altresì trovata una soluzione immediata per lo sblocco dei crediti incagliati.
Nel complesso, la manovra, condizionata dai vincoli di bilancio, presenta ancora un profilo emergenziale che non lascia spazio all’atteso sostegno agli investimenti per la crescita. CNA auspica che il confronto avviato con l’esecutivo consenta di definire interventi strutturali per una incisiva azione di ammodernamento e per rafforzare il potenziale di crescita del Paese, a partire dalla creazione di un Fondo per incentivare le imprese alla installazione di impianti di autoproduzione di energia da fonti rinnovabili per ridurre strutturalmente la bolletta.