Disponibili al confronto con il nuovo Governo per condividere una strategia funzionale alla transizione ecologica e messa in sicurezza dei nostri edifici sia pubblici che privati, ma occorre garantire a cittadini e imprese per i lavori già avviati e programmati per il 2023 e riattivazione tempestiva del sistema delle cessioni dei crediti. E’ quanto ha affermato il presidente di CNA Costruzioni, Enzo Ponzio, intervenendo alla tavola rotonda nell’ambito del Saie a Bologna, per la presentazione del monitoraggio realizzato da Formedil.
E’ evidente quanto l’edilizia nel suo insieme abbia contribuito alla crescita del Paese negli ultimi due anni, non dobbiamo correre il rischio di frenare e di non raggiungere gli obiettivi che l’Europa ha individuato per una profonda e quanto mai necessaria riqualificazione energetica e sismica del patrimonio immobiliare Italiano, è evidente che tutto questo non possa prescindere dal mantenimento di un adeguato sistema di investimenti e incentivi per famiglie e cittadini.
Il settore delle costruzioni conosce una fase di ripresa e tuttavia, ha ammonito Ponzio, ci sono criticità che potrebbero mutare anche rapidamente in negativo l’andamento del settore: caro materiali, inflazione, tassi di interesse in crescita, mercato delle cessioni ancora non ripartito, crisi internazionale, sono tutte incognite con cui ci stiamo confrontando ogni giorno e che rendono questo momento particolarmente complesso”.
In questo scenario di profonda incertezza il comparto delle costruzioni sarà chiamato a fare la sua parte e come sempre avrà la capacità di affrontare le sfide che gli si porranno davanti. Il rispetto degli obiettivi ambientali richiesto dal Pnrr, ha introdotto nei processi edilizi il ricorso sempre maggiore all’utilizzo di tecnologie e materiali green, l’attenzione al riutilizzo dei materiali, richiedendo nuovamente uno sforzo di aggiornamento, sviluppo, studio, capacità di evoluzione del settore che non è scontato. L’assunto del rispetto ambientale rischia di dare per scontato il grande, enorme salto qualitativo che tale processo richiede.
Anche formazione e sicurezza sono stati argomenti al centro del dibattito del Saie, sui quali CNA Costruzioni insieme a tutte le parti sociali stanno dando grande rilievo e lo fanno all’interno del nuovo ente unico per l’edilizia sul quale ognuno di noi ha visto con lungimiranza l’importanza di tenere insieme due segmenti per loro natura complementari – continua Ponzio.
Per queste ragioni le attività che stiamo condividendo con la Confederazione con il lancio della Campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro da un lato e con le parti sociali, vanno nella giusta direzione, puntando verso una maggiore consapevolezza di ognuno di noi verso il tema della sicurezza insieme all’innalzamento delle competenze professionali dei lavoratori e degli stessi imprenditori insieme a meccanismi di premialità per le imprese virtuose, comprensivo di azioni mirate ad innalzare e migliorare le condizioni di salute e sicurezza di lavoro.
Sul tema della sicurezza il rapporto indica progressi significativi registrati nel corso degli ultimi anni, dovuto anche alla riduzione dell’attività nel periodo di crisi ma anche alla maggiore e costante attenzione che le imprese hanno inteso dare a questo tema.
L’osservazione delle dinamiche recenti ci dicono che il settore delle costruzioni ha rappresentato uno dei pochi in crescita occupazionale con percentuali di incidentalità in riduzione, di contro i dati dei primi 5 mesi del 2022 segnano rispetto allo stesso periodo del 2021 un + 26% di infortuni denunciati.
Sulle morti, guardando i numeri, in dieci anni è stato fatto tanto ma non ci dovremmo mai rassegnare a mettere in campo azioni più incisive. Sappiamo che il rischio zero non esiste in nessun tipo di lavoro, a maggior ragione nel nostro, ma possiamo e dobbiamo fare ancora molto per i nostri lavoratori, per i loro datori di lavoro che lavorano fianco a fianco sul solito tetto o sul solito ponteggio.