“Siamo stati in grado di prenderci più spazio rispetto agli anni precedenti, abbiamo voluto fare un investimento più consistente, ma l’afflusso e l’entusiasmo sono molto alti”. Il ritorno al ‘Salone del mobile’ di Milano sta andando oltre le aspettative, con un riscontro già tangibile. Perché stavolta la Stilhaus Arredo Bagno ha voluto fare le cose in grande e allargarsi, come conferma l’amministratore delegato Simone Bianchini, che è anche vicepresidente della CNA di Viterbo e Civitavecchia.
L’azienda viterbese è presente da martedì scorso e ci resterà fino a domenica. “Dopo due anni torniamo con entusiasmo e fiducia. Siamo all’interno del ‘Salone del bagno’ un doppio capannone nell’ambito del ‘Salone del mobile’. Abbiamo le novità che non avevamo potuto presentare nel 2020, ma che hanno già avuto fortuna, e altri nuovi prodotti”. Anche stavolta si punta sulla capacità artigianale, “perché la produzione è completamente interna – dice Bianchini (nella foto di copertina insieme alla sorella Michela, contitolare della Stilhaus – e abbinata al massimo delle combinazioni di colore e finiture possibili con le rubinetterie. Perché la nuova tendenza nel mercato del bagno è quella di creare un’armonia cromatica tra arredo e rubinetteria”.
Nonostante gli altissimi costi di produzione, si continuano a utilizzare prodotti in ottone, acciaio “e da quest’anno in marmo, abbinato all’ottone. Le novità sono tre collezioni: una classica – continua – e due contemporanee di design”. Ci sono gli specchi, anche retroilluminati, e la collaborazione con designer importanti che hanno vinto premi con i prodotti realizzato per la Stilhaus, come Giovanna Talocci.
L’affluenza è grande e per l’azienda rappresenta l’occasione “per consolidare i rapporti commerciali e avviarne di nuovi, prevalentemente internazionali, che per noi sono il 30-35% del fatturato. Diamo spazio a una visione positiva per il nostro presente, ma tenendo alta l’attenzione verso alla contrattura che gli eventi socio politici inevitabilmente comportano”. Ma comunque, “sempre credendo nel prodotto ben fatto – conclude Bianchini – frutto di esperienza e materie prima di qualità”.