“L’artigianato e la piccola impresa stanno dando un contributo fondamentale alla ripartenza, ora c’è bisogno di consolidare questo vitale sistema economico con riforme e investimenti orientati a modernizzare sul serio il Paese e ad offrire una prospettiva alle giovani generazioni. Oggi CNA ha indicato alla politica, con chiarezza e concretezza, cosa non va e cosa invece serve, confermando l’importanza del ruolo di intermediazione sociale della rappresentanza”. Così Alessio Gismondi e Luigia Melaragni, rispettivamente presidente e segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia, che con una delegazione di imprenditori hanno partecipato, presso l’Auditorium della Conciliazione a Roma, all’assemblea nazionale della CNA, aperta dalla relazione del presidente Daniele Vaccarino, che dopo otto anni lascia l’incarico per sopraggiunti limiti statutari.
“Ripartire. Insieme, tra esperienza e innovazione”, è il suggestivo claim scelto per l’appuntamento. “Racchiude – sottolineano Gismondi e Melaragni – la volontà degli artigiani e dei piccoli imprenditori di imprimere una accelerazione alla ripresa e di farlo attraverso nuove forme organizzative per progetti condivisi. E’ una sfida, questa, nella quale CNA è impegnata con le proprie imprese, perché è solo con azioni comuni, appunto, che possiamo rendere i nostri territori più sostenibili, migliorare il modello di welfare, superare gli squilibri, eliminare le disparità di genere”.
Sono intervenuti i ministri dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, e della Salute, Roberto Speranza; il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, ha inviato un contributo video. Tutti hanno riconosciuto che ai tavoli di confronto CNA siede sempre con idee chiare sul merito e proposte.
Vaccarino ha ricordato i temi “caldi”, a partire da un radicale cambiamento della Pubblica Amministrazione, condizione essenziale per realizzare gli ingenti investimenti previsti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. “Ma sono altrettanto necessarie la stabilità e la certezza delle norme e degli strumenti”, ha detto il presidente, indicando il Piano 4.0, la Nuova Sabatini e gli incentivi per l’edilizia, primo fra tutti il Superbonus 110%.
Giudizi positivi sulla riforma del mercato del lavoro e l’auspicio che la riforma fiscale risponda agli obiettivi di semplicità ed equità. Tuttavia “riteniamo promettente l’avvio della riforma con la scelta di distribuire gli otto miliardi per la riduzione della pressione fiscale tra la revisione delle aliquote Irpef e il taglio dell’Irap, a partire da autonomi e società individuali”.
Altri temi centrali: la transizione ecologica, il caro energia e il rischio di spegnere le piccole e medie imprese senza la riforma strutturale della bolletta, la formazione e l’evoluzione dei mestieri artigiani, la concorrenza.
“Viviamo una stagione inedita”, ha affermato Vaccarino, ma abbiamo solide basi da cui ripartire. Saranno sempre più determinanti la fiducia, il coraggio, la creatività e la passione, da sempre i tratti distintivi del mondo dell’artigianato e della piccola impresa.