“Accogliamo con favore l’indicazione del governo di prorogare a tutto il 2023 il Superbonus 110%, misura che sta dimostrando di essere un volano per la ripresa economica. Sarebbe incomprensibile, tuttavia, se trovassero conferma le notizie di stampa, limitare la proroga a edifici IACP e condomini, escludendo tutte le singole unità immobiliari e gli edifici funzionalmente indipendenti, così come non prorogare il bonus facciate”. Così la CNA sul documento programmatico di bilancio approvato ieri dal Consiglio dei ministri.
“Ridurre le misure di incentivazione per la riqualificazione energetica e la valorizzazione del patrimonio immobiliare contrasta – sostiene la Confederazione – con l’orientamento della manovra espansiva annunciata dal governo per sostenere e consolidare la crescita”.
“Nel confronto che si aprirà sulla legge di bilancio, saremo molto chiari e determinati. La riduzione della platea dei beneficiari del Superbonus – afferma Luigia Melaragni, segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia – penalizzerebbe soprattutto le piccole e medie imprese e i piccoli comuni: gli effetti sarebbero pesanti in un territorio come l’Alto Lazio. Allo stesso modo, il taglio del bonus facciate frenerebbe interventi che, oltre ad aver consentito a tante imprese edili di rimettersi in moto, stanno contribuendo a riqualificare, rendendole più belle, piazze e vie dei nostri centri”.
“Per dare un’idea della spinta all’economia data dalle due misure, cito il dato riferito ai nostri servizi: solamente lo sportello che abbiamo attivato a livello territoriale per assistere le imprese che eseguono lavori agevolabili con il Superbonus e gli altri bonus per la casa – dice Melaragni – ha istruito e seguito, dalla fine dello scorso aprile, l’iter di 844 pratiche di cessione del credito per un importo di oltre nove milioni di euro”.
“Non possiamo permettere che, in una fase tanto complessa, siano depotenziati o addirittura cancellati strumenti di stimolo al rilancio e che il processo di efficientamento energetico e di riqualificazione del patrimonio immobiliare subisca bruschi rallentamenti”, conclude la segretaria della CNA.