Per le donne il 2020 è stato un anno durissimo, ma anche la ripartenza è più faticosa che per gli uomini. Superare le disparità di genere e promuovere le pari opportunità non può che essere, in un momento tanto delicato, una priorità. E affinché le imprenditrici possano fare rete con maggiore efficacia, mettere insieme idee e proposte per interventi di sostegno e valorizzazione del lavoro delle donne e per un nuovo welfare, è stata costituita CNA Impresa Donna di Viterbo e Civitavecchia.
Presidente del raggruppamento di interesse è Lucia Maria Arena, artigiana, titolare di una legatoria, in precedenza alla guida di CNA Artistico e Tradizionale. Ad affiancarla, un comitato di cui fanno parte le imprenditrici Miranda Boi, Cinzia Chiulli, Elena Crisanti, Daniela Lai, Roberta Pietrini e Patrizia Rocchetti.
La pandemia ha avuto effetti pesanti sul lavoro femminile – le donne sono presenti principalmente nei settori più devastati dalla crisi – e ha bloccato tanti progetti, colpendo soprattutto le giovani. In più, le donne hanno dovuto farsi carico di ulteriori compiti di cura all’interno della famiglia, per esempio affrontare la gestione della didattica a distanza nel lungo periodo di chiusura delle scuole, come si è detto nell’incontro di costituzione di CNA Impresa Donna, presente la segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia, Luigia Melaragni.
Le difficoltà sono ancora tante. Eppure le imprenditrici non si arrendono. “C’è bisogno di lavorare in gruppo, di un confronto continuo di idee e di esperienze. Solo insieme possiamo costruire un percorso di crescita che consenta a ciascuna di esprimere le proprie competenze e i propri valori”, ha detto Arena, evidenziando anche l’importanza di potenziare le occasioni di formazione e di informazione sulle opportunità per le imprese femminili. Dalle misure di sostegno attuali a quelle previste nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Il piano di lavoro di CNA Impresa Donna è insomma tracciato.