Porta nell’Associazione sicuramente tanto entusiasmo. Chiara Scipioni, socia di una impresa che opera nel campo della panificazione, è stata eletta ieri pomeriggio presidente della sede zonale CNA di Tarquinia dall’Assemblea degli associati, riunitisi in un agriturismo. La giovane imprenditrice, che succede a Sandro Pestelli, ha chiarito che questa sfida le piace e intende affrontarla partendo dal coinvolgimento degli operatori economici dei tanti settori che compongono il mondo dell’artigianato e della piccola e media impresa.
La presenza della CNA è ben radicata nel comune etrusco. Un anno e mezzo fa è stata aperta, nel cuore dell’area per gli insediamenti produttivi, una nuova sede, più moderna e funzionale alle esigenze delle 300 imprese associate e dei cittadini che fruiscono dei servizi: una realtà in cui lavorano otto addetti, i quali, anche durante il lockdown, hanno assicurato informazioni e assistenza, come ha detto il responsabile della sede, Fabrizio Marra. “Nell’emergenza, anzi, siamo stati ancora più vicini alle persone, abbiamo cercato di dare il massimo”, ha aggiunto.
Ora c’è da guardare avanti. “Dobbiamo fare in modo che le nostre imprese intercettino la ripresa. A Tarquinia si respira un clima di fiducia nella filiera dell’edilizia: siamo punto di riferimento per tanti imprenditori che vogliono cogliere l’opportunità del Superbonus e degli altri bonus fiscali per le ristrutturazioni, nonostante le difficoltà legate sia al boom dei prezzi delle materie prime sia alla complessità delle procedure”, ha affermato, concludendo l’incontro, Luigia Melaragni, segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia. Che ha allargato l’attenzione agli altri settori la cui ripartenza è decisiva per il litorale – come il turismo, l’agroalimentare e l’artigianato artistico – e ha evidenziato quanto sia importante il confronto con le istituzioni e con gli altri attori del territorio sui progetti e sull’uso delle risorse per lo sviluppo.
A questo proposito, CNA ha fatto parte del Comitato promotore del Biodistretto della Maremma Etrusca e Monti della Tolfa, di recente approvazione.