No al turbogas, sì a una prospettiva di sviluppo ecosostenibile. Che potrebbe vedere la creazione di un hub per le rinnovabili che comprenda un polo produttivo per le turbine dell’eolico. Questa mattina l’assessora alla Transizione ecologica della Regione Lazio, Roberta Lombardi, è stata accolta nella sede della CNA di Civitavecchia, dove sono emerse una serie di proposte per consegnare alla città un modello di crescita alternativo rispetto a quello proposto da Enel per la riconversione della centrale.
Insieme a Lombardi è intervenuto anche Devid Porrello, vicepresidente del Consiglio regionale. A rappresentare la CNA, il presidente della CNA di Civitavecchia, Alessio Gismondi, e la segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia, Luigia Melaragni. Hanno partecipato al confronto Giancarlo Turchetti, segretario generale della Uil, Stefania Pomante, segretaria generale della Cgil, Mauro Mei e Ismaele De Crescenzo per Città futura, Maurizio Rocchi per Comitato Sole.
Lombardi ha trovato una città compatta sul no al turbogas, una unità di intenti che la stessa assessora ha incoraggiato. Gismondi le ha consegnato un documento elaborato dalla CNA, che candida Civitavecchia a polo di ricerca e produzione di idrogeno verde, condizione che la porrebbe in un ruolo di primo piano nella transizione energetica. “Come Associazione di rappresentanza che rispetta il lavoro delle imprese e la salute dei cittadini – ha detto il presidente della CNA di Civitavecchia – guardiamo a uno sviluppo diverso, che unisca economia e ambiente“.
Quindi, la proposta. “CNA ritiene che Civitavecchia abbia l’occasione per candidarsi a polo di ricerca e produzione di idrogeno verde. Una prospettiva capace di unire ambiente ed economia e di conferire a Civitavecchia un ruolo di primo piano nella transizione energetica”. Enel sta investendo sulle energie rinnovabili in Europa e in altre parti d’Italia. “Perché non a Civitavecchia?”, ha osservato Gismondi. Di grande interesse, anche secondo l’assessora, la proposta di Città futura per la realizzazione di un impianto offshore galleggiante al largo di Civitavecchia.
Dall’assessora sono arrivate notizie importanti. “La compattezza del territorio – ha spiegato – è una spinta forte per la Regione. E’ fondamentale che si sia costituito un fronte unito e trasversale, non solo contro il turbogas ma per lo sviluppo e una nuova politica energetica che crei nuove prospettive per il territorio, svincolato alla servitù energetica che lo ha segnato in questi anni“.
La proposta è di creare qui un vero e proprio hub per le energie rinnovabili, che comprenda un polo produttivo al servizio dell’Europa per le turbine dell’eolico. L’assessora Lombardi ha inoltre annunciato di aver incaricato uno spinoff dell’Università La Sapienza per la redazione di un piano di transizione della città.