Arriva la lista delle attività economiche escluse dall’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa) per il periodo d’imposta 2020 a causa dei pesanti effetti provocati dalla pandemia. Il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanza che individua i contribuenti esclusi prevede, rispetto al passato, nuove ed ulteriori cause di esclusione:
- diminuzione dei ricavi/compensi di almeno il 33% nell’anno fiscale 2020, rispetto al periodo precedente (2019);
- apertura della partita Iva a partire dal 1° gennaio 2019;
- esercizio, in maniera prevalente, delle attività economiche individuate dai codici attività riportati nell’elenco allegato al decreto. In sintesi, si tratta delle attività che sono state interessate dalle restrizioni (chiusura totale o riduzione dell’orario di lavoro) previste dai Dpcm del 24 ottobre e del 3 novembre per fronteggiare l’emergenza sanitaria da Covid-19.
Le modifiche in questione sono frutto degli incontri e delle interlocuzioni che la Commissione esperti ha avuto, nel corso del 2020, con l’Agenzia delle Entrate e la Sose (Società partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dalla Banca d’Italia), al fine di tener conto dei devastanti effetti procurati dall’emergenza sanitaria da Covid-19, evitando l’applicazione degli Isa, in un anno così difficile per gli operatori economici, possa provocare effetti distorsivi nella valutazione della loro affidabilità fiscale.
E’ bene sapere che i contribuenti che si trovano in una delle situazioni indicate, sebbene esclusi dall’applicazione degli Isa, saranno comunque tenuti alla compilazione e alla trasmissione del relativo modello in sede di dichiarazione dei redditi.
Info: Area Politiche Fiscali e Tributarie della CNA di Viterbo e Civitavecchia, telefono 0761.2291.