Qualcosa si muove sul fronte pneumatici fuori uso (Pfu). E’ stato emanato, a firma di Laura D’Aprile, direttore della Direzione generale per l’Economia circolare del Ministero dell’Ambiente, un provvedimento che obbliga tutti i soggetti responsabili della gestione degli pneumatici fuori uso ad intervenire con una quota aggiuntiva del 15% rispetto al target di raccolta di riferimento, con eventuale aumento del contributo ambientale fissato. Una quota integrativa che, se necessario, potrebbe essere aumentata fino al 20% con un provvedimento successivo.
Nella circolare ministeriale si fa riferimento alle numerose criticità segnalate dalle officine e dalle associazioni di categoria. CNA ha sollevato ripetutamente il problema dei Pfu che si accumulano nei piazzali a causa dei gravi ritardi nel ritiro. Come si ricorderà, nel mese di ottobre, insieme con Federpneus, aveva presentato al Ministero tre precise richieste: sospensione temporanea delle sanzioni alle imprese con una richiesta di ritiro inevasa o ampliamento dei limiti, rafforzamento della vigilanza del Ministero su consorzi e operatori coinvolti nella gestione degli pneumatici fuori uso, aumento del target di raccolta, parametrato ai quantitativi effettivi di PFU che necessitano di essere correttamente raccolti.
Al tempo stesso, CNA aveva lanciato l’appello al contrasto dell’illegalità: “Ci vogliono tutele per le imprese che operano nel rispetto delle regole, più controlli sulla filiera di raccolta e sui canali distributivi che immettono sul mercato grandi quantità di pneumatici su cui non viene versato contributo ambientale”.