Quest’anno anche la pesca sarà diversa, ma nella rete finiranno comunque elementi che neanche il Covid19 potrà fermare. Come la qualità del prodotto artigiano. Quindi lunedì sera i bambini potranno mettere tranquillamente il piattino sul davanzale della finestra, perché Sant’Andrea sarà generoso – anzi: buono – come sempre.
Quella del pesce di cioccolata è una tradizione tutta viterbese, come testimoniano sia la chiesa di Sant’Andrea nel centro storico della città dei Papi, sia il fatto che l’apostolo pescatore, fratello di Simon Pietro, è patrono di Canino. “Il piattino lo mettono i bambini – dice Luigia Melaragni, segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia – ma poi si sa che anche gli adulti apprezzano una cioccolata fatta come si deve. E questa la può garantire solo un artigiano”.
Da qui l’appello a “premiare la qualità, rivolgendosi alle pasticcerie che in questo periodo, nonostante le difficoltà – continua – stanno lavorando sodo per far sì che la pandemia non fermi la magia e il sorriso dei bambini alla vista del piattino pieno, la mattina del primo dicembre”.
Anche perché la scelta, come sempre, è varia e accontenta tutti: c’è la cioccolata fondente, quella al latte o bianca, come dimostra a Castiglione in Teverina la Cioccolateria Santori. Per gli indecisi è anche a doppio gusto e di tutte le taglie: la produce a Viterbo la Pasticceria Garibaldi. Non manca niente, neanche nella forma e nella sostanza, perché nella rete sono finiti anche pesci di marzapane e stelle marine, che propone la Pasticceria Primavera. Per non parlare del coloratissimo confezionamento, ne è un esempio la Pasticceria Alba. Ma la tradizione, come detto, è viva anche a Canino e Marpan Pasticceria la rende ogni anno più dolce.