CNA guarda con attenzione all’iniziativa del governo per la riforma del processo civile e penale e valuta in modo positivo il coinvolgimento delle associazioni datoriali nella fase che precede l’esame parlamentare dei due disegni di legge delega. È quanto ha sottolineato il presidente della Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa, Daniele Vaccarino, nel corso dell’incontro con il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, evidenziando “l’assoluta centralità del tema giustizia”. In Italia “gli elevati costi legati alla giustizia e i tempi lunghi per la risoluzione delle controversie contribuiscono a generare significative perdite per l’economia”.
In particolare sul processo civile “si coglie la volontà di semplificarne il rito” e anche per questo motivo CNA “condivide l’intenzione di potenziare lo strumento telematico”, senza dimenticare “il divario digitale presente nel nostro Paese che richiede investimenti”.
“Auspichiamo che il confronto avviato – ha aggiunto il presidente della CNA – trovi conferma nella predisposizione e adozione dei decreti delegati”. L’efficacia della riforma dipenderà dalla “capacità di monitorare l’attuazione e il conseguente impatto delle norme”.
Infine il presidente Vaccarino ha evidenziato che un efficace percorso della riforma sarà facilitato dalla “possibilità di instaurare un confronto permanente. La partecipazione di tutti i soggetti interessati è decisiva, a cominciare dalle associazioni imprenditoriali”.