Dei 765 milioni assegnati con il decreto Rilancio, solo 248 sono stati resi disponibili, dopo quasi 40 giorni, e immediatamente erogati dal Fondo, ma di questo passo si arriverà a ferragosto per liquidare a 800mila dipendenti gli assegni relativi alle retribuzioni di aprile.
“Una situazione vergognosa, che umilia i lavoratori e mette in grande difficoltà i datori di lavoro artigiani”, denuncia la CNA, che chiede l’immediato sblocco dei fondi e, contemporaneamente, sollecita la disponibilità di risorse aggiuntive per 500 milioni di euro, necessari a soddisfare le richieste di prestazioni pervenute fino al mese di maggio per il Covid-19.
“Nel Lazio, per esempio, sono state protocollate finora quasi 11mila domande per più di 30mila lavoratori. Un numero – osserva la CNA di Viterbo e Civitavecchia – destinato a crescere. Saranno a carico del Fondo anche le richieste di cassa integrazione in deroga per i dipendenti dell’artigianato inviate alla Regione e da quest’ultima all’Inps”.
Con i fondi del decreto Rilancio già assegnati, è stato completato il pagamento delle prestazioni di marzo e si è appena iniziato a provvedere per quelle di aprile.
Per molte imprese, inoltre, le diciotto settimane stanziate dal governo sono terminate ed è ormai evidente che occorre prolungare il sostegno al reddito.
Questioni ineludibili – sottolinea CNA – in attesa di una risposta tanto chiara quanto tempestiva.