La caduta del Pil nel primo trimestre rilevata dall’Istat e la previsione formulata dalla Banca d’Italia di una contrazione dell’economia italiana tra il 9 e il 13 per cento per l’intero 2020, fotografano la situazione drammatica provocata dal blocco delle attività a causa del Covid-19.
“Per evitare danni irreparabili al tessuto produttivo e in particolare alle micro e piccole imprese, che sono le più esposte alla crisi, è necessario assicurare un rapido e consistente sostegno finanziario al sistema produttivo. Garantire liquidità è la priorità nella fase di emergenza e lo stesso Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, ha riconosciuto oggi che ci sono stati ‘frizioni e alcune lentezze’ nell’afflusso della liquidità alle imprese, come noi abbiamo ripetutamente evidenziato in queste settimane”, afferma la CNA.
“Devono essere altresì definiti con urgenza e resi operativi gli strumenti in ambito comunitario a partire dal Recovery Fund”, sostiene la Confederazione dell’artigianato e della piccola e media impresa, nel ribadire la necessità di aprire il cantiere della Fase 3, che dovrà essere caratterizzata da misure e riforme per rimuovere antichi ostacoli all’attività economica, a partire da una straordinaria azione di semplificazione normativa e fiscale volta a liberare energie e risorse dell’imprenditoria nazionale.