CNA giudica molto positiva la volontà del governo di elevare fino al 110 per cento le detrazioni per i lavori di efficientamento energetico e per l’edilizia sostenibile, ma considererebbe inutile e dannosa l’esclusione dei singoli interventi dai benefici dell’ecobonus potenziato.
“La sostituzione dei serramenti ha rappresentato, fin dall’avvio delle detrazioni per la riqualificazione energetica degli edifici, la tipologia di intervento che ha coinvolto maggiormente le famiglie italiane per la semplicità e la praticabilità. E i serramenti – evidenzia CNA – hanno contribuito negli anni, in modo determinante, al raggiungimento di importanti traguardi in termini di risparmio energetico degli edifici”.
“L’esclusione dei singoli interventi dal potenziamento dell’ecobonus penalizzerebbe le imprese del settore, già prostrate dalla crisi economica provocata dal Covid-19, tagliandole fuori dalle opportunità di agganciare la ripresa dell’attività attesa nei prossimi mesi”, è la preoccupazione espressa dall’Associazione.
“La ripartenza dell’artigianato e delle piccole e medie imprese deve essere accompagnata da politiche mirate di stimolo ai consumi. Se si punta solo su interventi condominiali e complessi sull’edificio, che richiedono decisioni collegiali e tempi lunghi, si rischia – conclude CNA – di non riuscire a generare lo scossone di cui la nostra economia ha bisogno”.