“Gli artigiani e il sistema delle piccole imprese sono allo stremo delle forze. Sono i più colpiti da una crisi economica senza precedenti, che rischia di trasformarsi in una pericolosa depressione senza interventi incisivi e rapidi”. È ogni giorno più forte la preoccupazione della CNA. Per l’Associazione, le misure finora adottate dal governo con il decreto CuraItalia e con il decreto Liquidità non stanno producendo gli effetti annunciati a sostegno del tessuto economico.
“I primi 350 miliardi di euro stanziati dal governo faticano a trasferirsi al sistema delle imprese, anche per procedure macchinose che ritardano la trasmissione dei benefici”, è la constatazione. Ecco quindi la richiesta di CNA al governo: “Sono necessari e urgenti interventi di ristoro e indennizzo a fondo perduto a favore delle imprese più piccole per far fronte ai mancati ricavi nel periodo di chiusura e sostenere i numerosi e onerosi costi fissi, a cominciare dagli affitti”.
CNA apprezza l’orientamento espresso dal ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, di concentrarsi sulle imprese più piccole, definendo misure di ristoro e indennizzo per artigiani e micro imprese, seguendo l’esempio di Paesi come Francia e Germania. Ma occorre fare in fretta.
L’auspicio è che gli interventi prospettati si traducano rapidamente in misure concrete ed efficaci, per consentire di superare la fase più acuta dell’emergenza sanitaria ed economica.