“Il riavvio delle attività economiche va accelerato al massimo. Ripartire al più presto, infatti, non è l’ambizione o la pretesa degli imprenditori, ma l’obiettivo condiviso da tutti quanti vogliono tornare alla vita, imprenditori e cittadini. È necessario allora che modalità e tempi della ripartenza siano definiti con estrema rapidità, per consentire alle imprese di riorganizzarsi”. È la sollecitazione rivolta al governo dalla CNA nazionale e pienamente condivisa dalla CNA di Viterbo e Civitavecchia.
“Aprire non vuol dire rinunciare alla sicurezza, bene supremo. La legislazione italiana in materia è infatti all’avanguardia, tanto più dopo essere stata rafforzata dall’intesa tra le parti sociali il mese scorso. La sua attuazione non può essere affidata, però, all’esplosione di regolamenti specifici locali che accrescerebbero la confusione, rendendo ancor più complessi gli adempimenti degli imprenditori e più difficile il ruolo degli organi di controllo”, evidenzia l’Associazione di rappresentanza dell’artigianato e della piccola e media impresa.
“Piuttosto, va garantita la disponibilità immediata e senza limitazioni dei dispositivi di protezione individuale prescritti dalle norme in vigore, in grado di assicurare la sicurezza dei dipendenti come degli artigiani e degli altri imprenditori. Nelle piccole imprese i titolari sono, a loro volta, coinvolti in prima persona nelle attività e – conclude la CNA – non hanno certo interesse a rischiare la salute di nessuno”.