“Stiamo monitorando senza sosta le ricadute dell’emergenza sanitaria nei nostri territori, con attenzione particolare all’artigianato e al tessuto delle micro e piccole imprese. Il trasporto, sia delle persone che delle merci, e l’intera filiera del turismo, insieme con il commercio di prossimità, registrano una contrazione drammatica della domanda. Difficoltà nel manifatturiero, che era pronto agli importanti appuntamenti fieristici di primavera, tutti rinviati. Soffre il settore alimentare: panifici, pasticcerie, caseifici ed altre aziende produttrici di alimenti evidenziano una significativa flessione degli ordini, soprattutto da parte della ristorazione e dei pubblici esercizi. Criticità si segnalano in quasi tutte le attività, dai centri di acconciatura e di estetica, dove cominciano ad arrivare disdette di appuntamenti, all’autoriparazione. Siamo fortemente preoccupati, perché nelle piccole imprese la capacità di resistenza rischia di esaurirsi in poco tempo. Lavoriamo dunque a stretto contatto con CNA nazionale, impegnata ai tavoli con il governo affinché siano adottate, a sostegno delle imprese e delle famiglie, le misure che questa fase straordinaria richiede”. Così Luigia Melaragni, segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia, che aggiunge: “La situazione è grave e proprio per questo sono necessari equilibrio e fiducia, la massima collaborazione tra le istituzioni e il sistema produttivo”.
“Riteniamo fondamentale aggiornare costantemente le imprese su tutti i decreti finora pubblicati. Ed è ciò che facciamo dall’inizio. In attesa del nuovo provvedimento annunciato dal governo, che ci auguriamo recepisca le proposte di CNA, possono essere già attivati alcuni strumenti. Uno di questi riguarda le imprese artigiane aderenti all’Ente Bilaterale Eblart – informa Melaragni -. Proprio per fronteggiare l’impatto del Covid-19, le associazioni artigiane e i sindacati dei lavoratori hanno sottoscritto un accordo che prevede, a carico del Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato, l’introduzione di uno specifico intervento di 20 settimane nell’arco del biennio mobile, connesso alle sospensioni delle attività aziendali determinate dal Coronavirus. La causale di sostegno al reddito è denominata, appunto, Covid-19 – Coronavirus”.
“Per il settore turistico – alberghiero, il decreto della Presidenza del Consiglio del marzo prevede già la sospensione di versamenti, ritenute, contributi e premi – prosegue Melaragni -. E’ evidente che ci aspettiamo misure che consentano di recuperare, il più rapidamente possibile, condizioni di serenità, a partire dall’inclusività al sistema degli ammortizzatori sociali, dall’estensione dell’indennizzo previsto per i lavoratori autonomi e professionisti della zona rossa all’intero territorio nazionale e dalla sospensione degli Isa per il 2020. Intanto cerchiamo di assicurare una corretta informazione e un concreto sostegno ai tanti imprenditori che ci stanno chiedendo aiuto”.