“Si convochi con urgenza il tavolo di crisi sul turismo promosso dal ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, alla luce dei provvedimenti adottati dal Consiglio dei ministri per fronteggiare gli effetti del Coronavirus”. Lo chiede CNA Turismo.
Nella prima riunione del 6 febbraio scorso, è stata annunciata una successiva convocazione per studiare e definire le misure di indennizzo per gli operatori di un settore che genera circa il 12% del Pil italiano, con un giro d’affari di 146 miliardi di euro.
Il divieto di eventi pubblici e delle gite scolastiche sta già producendo numerose cancellazioni. “È urgente l’assunzione di misure per alleviare il pesante impatto economico, prevedendo la sospensione dei versamenti contributivi. Devono essere altresì disposte misure straordinarie di supporto al reddito dei lavoratori dipendenti e indennità per artigiani e lavoratori autonomi danneggiati dalla crisi”, sottolinea CNA.
Il comparto del turismo in Italia conta quasi 216mila esercizi ricettivi e 12mila agenzie di viaggio, per le quali è di fondamentale importanza definire misure per la gestione delle prenotazioni che comportano penali. Sulla base dei dati del 2018, il movimento di passeggeri negli aeroporti italiani supera i 180 milioni, quasi 80 milioni transitano per i porti. Circa 75 milioni di escursioni turistiche sono realizzate attraverso l’uso dell’auto e per motivi di turismo il treno assicura 4,5 milioni di convogli.