Prendere una passione e farne un lavoro. Iniziata da piccoli e cresciuta con gli anni, passando dai motorini alle auto. E poi portarla al di fuori dei confini della Tuscia. Speedlab è la storia – pur breve ma già di successo – di un’impresa giovanissima targata CNA, nata nel 2016 a Viterbo, in via Latino Latini. Si parla di un’officina specializzata nelle modifiche, diventata un punto di riferimento in Italia, tanto da essere menzionata sulle più prestigiose riviste di settore.
Due i soci: Leonardo Bernabucci e Andrea Graziotti. Il primo, 26 anni, si occupa principalmente della parte meccanica e motoristica. Il secondo, 27, di quella elettronica. “Abbiamo aperto il 1° marzo 2016 – dice Bernabucci – e, per arrivare fin dove siamo ora, la fatica è stata tanta”.
L’officina tratta auto “normali” che arrivano un po’ da tutta la provincia, ma anche quelle da pista, che giungono a Viterbo da ogni parte d’Italia. “L’elaborazione dipende da ciò che chiede il cliente e dal budget: si va da quella completa con motore, assetto e freni, a quella più soft con magari solo la centralina o qualcosa da rivedere sul motore”.
Prima si cura la parte motoristica, poi quella estetica. Le modifiche più richieste? “Ad esempio sulla 500 Abarth, auto abbastanza diffusa – continua Bernabucci – ci chiedono interventi sulla centralina o sullo scarico. Su quelle più grandi, come le giapponesi, anche sulla componentistica del motore o la sua completa sostituzione. Chi si avvicina a questo mondo spesso non ha bene la cognizione a cosa va incontro: non si può sempre cambiare un pezzo e basta, quando inizi a modificare devi fare anche il contorno e non tutti sono preparati a questo”.
Italiane, tedesche, giapponesi: ecco i bolidi che varcano la soglia di Speedlab per uscirne più performanti. “Su queste ultime vengono fatti i lavori più importanti. Le porta chi sa già come funziona e a cosa va incontro”. La più grossa modifica effettuata? Proprio su un’auto giapponese, che dovrà essere esposta a una mostra. “Stiamo sostituendo il motore e apportando le necessarie modifiche su supporti e componentistica, come cambio e trasmissione. Infine la cosa più difficile: l’impianto elettrico. Se funziona quello, funziona la macchina”. A opera conclusa, arriverà a 450 cavalli.
Quanto costa un intervento del genere? “Qui si va da un minimo di 15mila euro fino anche a 40-50mila. Ma dell’auto iniziale in pratica resta solo il telaio. Servono almeno 5 mesi di lavoro. La maggior parte di queste va solo in pista, arrivandoci su un carrello”. Modifiche più soft? “La mappa della centralina – conclude Bernabucci – che porta comunque a un incremento minimo di 20 cavalli”.