“La delega fiscale, approvata oggi in prima lettura dalla Camera, contiene indirizzi importanti, ma non crea le condizioni per una riduzione della pressione fiscale in tempi brevi. Le aspettative, che aveva legittimamente generato, rimangono in parte deluse soprattutto poiché si è deciso di destinare le risorse recuperate dall’evasione fiscale, in via prioritaria, alla riduzione del debito pubblico e non alla riduzione della pressione fiscale, così come sarebbe necessario. L’alleggerimento della tassazione sulle imprese e sul lavoro è un presupposto irrinunciabile per consentire il cambio di fase dell’economia italiana”. Lo si legge in un comunicato di Rete Imprese Italia.
“Il testo – sottolinea Rete Imprese Italia – nel corso del primo passaggio parlamentare è stato arricchito di contenuti positivi, come gli incentivi alla fatturazione elettronica a fronte di una riduzione di adempimenti ed una rivisitazione della tassazione nel caso di cessione d’impresa a titolo oneroso per ridurre un eccessivo carico fiscale che ha bloccato, di fatto, i passaggi di imprese”.
“Del ddl delega – continua il comunicato – apprezziamo in particolare la volontà di rendere neutra, rispetto alla forma giuridica, la tassazione d’impresa; di rivedere in maniera sistematica gli adempimenti e i regimi fiscali in un’ottica di semplificazione; di fornire nuovi indirizzi in materia di riscossione coattiva e di riforma del sistema sanzionatorio”.
“Ci aspettiamo, adesso, che il passaggio del testo al Senato consenta di accogliere – conclude la nota di Rete Imprese Italia – anche la richiesta di riconoscimento di un credito d’imposta per gli oneri legati a nuovi adempimenti che dovessero essere imposti al sistema delle imprese finalizzati unicamente ad attività di controllo”.