Il prossimo 14 dicembre entrerà in vigore il Regolamento UE 625/2017 sui controlli effettuati dalle autorità competenti nelle imprese dell’agroalimentare. Le novità non mancano, riguardo sia alle procedure sia al campo di applicazione, esteso all’intera filiera. Ma non c’è davvero da allarmarsi. Può stare tranquillo chi si è dotato di un piano di autocontrollo redatto in modo scrupoloso, secondo i principi del sistema Haccp (analisi dei rischi e punti critici di controllo), e attua una corretta prassi igienica. E chi ha acquisito consapevolezza del valore della salute e della sicurezza attraverso una seria formazione.
A sottolinearlo, gli operatori Tpall (tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro) della Asl Francesco Di Cesare e Andrea Poppi nel corso del seminario organizzato da CNA Sostenibile e da CNA Agroalimentare di Viterbo e Civitavecchia sul nuovo quadro normativo relativo ai controlli ufficiali. Nell’aula della sede di Viterbo (zona Poggino) si è sviluppato un importante confronto con i numerosi imprenditori intervenuti, grazie alla partecipazione sia degli ispettori della Asl che degli esperti del sistema CNA: Maria Pia Miani, consulente di CNA Interpreta, Gabriele Rotini, responsabile nazionale di CNA Agroalimentare, e Marina Maggini, esperta dell’Area Sicurezza Alimentare di CNA Sostenibile, che ha introdotto i lavori. Presenti Luigia Melaragni, segretaria territoriale della CNA, Luca Fanelli, responsabile delle categorie dell’agroalimentare, e Luana Melaragni, responsabile di CNA Sostenibile.
Di Cesare e Poppi hanno illustrato il meccanismo dei controlli e spiegato che esiste una programmazione legata al livello di rischio di ciascuna azienda ovvero alla categoria di appartenenza e all’effettivo adeguamento alle normative. Grande valore viene attribuito alla formazione: gli operatori della Asl potranno anche verificare la preparazione degli addetti sugli argomenti trattati nei corsi obbligatori.
Si è insistito – lo ha fatto Miani – sulla necessità di prestare attenzione al tema delle misure di attenuazione da adottare per la riduzione della presenza di acrilammide negli alimenti. Parliamo di una sostanza chimica presente in un’ampia gamma di prodotti, che può aumentare il rischio di cancro nei consumatori; il Regolamento che ha introdotto le misure di attenuazione è in vigore dall’aprile dello scorso anno.
Sul lavoro svolto da CNA Agroalimentare ai tavoli ministeriali aperti, ha fatto il punto Rotini, che in questa fase esprime il ruolo di rappresentanza degli artigiani e delle piccole e medie imprese proprio negli incontri sui decreti di recepimento del Regolamento UE 625/2017.
L’Area Sicurezza Alimentare di CNA Sostenibile, che da anni offre servizi specialistici e formazione, garantisce informazioni e consulenza – come ha detto Maggini – per facilitare le imprese anche nella comprensione del Regolamento UE 625/2017.
Info: 0761.1768309/1. E-mail: marinamaggini@cnasostenibile.it.