Ci si aspettava un provvedimento volto ad alleggerire il carico fiscale. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze non ha invece tenuto conto degli impegni assunti dai rappresentanti del governo negli incontri con le Associazioni dell’autotrasporto e ha tagliato, rispetto alle previsioni, gli importi delle deduzioni forfetarie delle spese non documentate riferite all’anno d’imposta 2018.
A dichiararlo, è CNA Fita, che dà comunicazione della misura delle deduzioni: 48 euro (anziché i 51 attesi) per i trasporti in conto terzi oltre il confine del comune dove è registrata la sede dell’impresa; 16,80 euro (dovevano essere 17,85) per quelli all’interno del comune in cui ha sede l’impresa. Ricordiamo che la deduzione spetta una sola volta per ogni giorno di effettuazione dei trasporti, indipendentemente dal numero dei viaggi.
Insoddisfacente anche lo stanziamento relativo al recupero dei contributi versati al Servizio Sanitario Nazionale sui premi di assicurazione per la responsabilità civile, per i danni derivanti dalla circolazione dei veicoli a motore adibiti a trasporto merci di massa complessiva a pieno carico non inferiore a 11,5 tonnellate.
“Tale agevolazione dovrebbe consentire alle imprese di autotrasporto merci conto terzi e conto proprio di recuperare per ciascun veicolo, tramite compensazione in F24, fino a un massimo di 300 euro. La somma effettivamente recuperabile – osserva CNA Fita – è in realtà molto più bassa e si rischia di non utilizzare appieno lo stanziamento per questa misura, che è pari a 20 milioni di euro. Sarebbe stato meglio poter impiegare tali risorse per il recupero delle spese sostenute per i pedaggi autostradali e/o le deduzioni forfetarie, così come avevamo proposto al viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nel mese di febbraio”.
Informazioni e approfondimenti: Area Fiscale e Tributaria della CNA, allo 0761.2291.