Esportazioni in ribasso nel 2018 per le imprese della Tuscia che secondo i dati Istat registrano una diminuzione del -8,0% rispetto all’anno precedente, perfomance peggiore al dato regionale (-4,3%) e nazionale (+3,1%).
“Sicuramente – dichiara Francesco Monzillo, segretario generale della Camera di Commercio Viterbo – la congiuntura internazionale economica e politica stanno incidendo in maniera determinante su un territorio debole come la Tuscia. Il riferimento è non solo al ritracciamento economico e finanziario di alcuni Paesi dell’economia europea, in primis la Germania, ma anche la situazione geopolitica della Russia e la nota e attuale vicenda della Brexit. Non a caso abbiamo voluto organizzare, con l’Agenzia delle Dogane dei Monopoli, per lunedì 18 marzo, dalle ore 9,30, l’Export Day con l’intento anche di chiarire alcune problematiche per le imprese e provare a ridare slancio all’internazionalizzazione”.
A condizionare fortemente il dato provinciale è il comparto agroalimentare in cui si è verificata la diminuzione delle esportazioni con il -28,5%, dove i prodotti agricoli segnano il -31% circa e i prodotti agricoli trasformati il 24%. Questo andamento negativo è da imputare principalmente alla diminuzione dell’export di quei prodotti che hanno il peso più elevato in termini di valore: colture permanenti (-35,4%) e frutta e ortaggi lavorati (-30,8%). In aumento, invece, le esportazioni dei prodotti lattiero-caseari (+34,7%) e degli oli e grassi vegetali ed animali (+24,2%), anche se i valori non sono elevati. Il comparto agroalimentare mantiene comunque una importante quota nelle esportazioni totali provinciali con il 29% sul totale.
Più contenuta la contrazione del settore manifatturiero nel 2018 segnando il -4,1%. Analizzando i singoli settori più rappresentativi troviamo un segno meno oltreché per i prodotti della lavorazione alimentare (-24,0%), dell’industria del legno e carta (-19,2%), dei prodotti in metallo (-11,8%) e dei macchinari e apparecchi n.c.a. (-1,3%). Prosegue, invece, il trend positivo del comparto ceramico con +3,5% che continua a recuperare progressivamente quote di mercato arrivando a pesare il 36% circa dell’export complessivo provinciale. Ricordiamo che nel 2015 aveva toccato un minimo del 25,2%. Positiva anche la variazione dell’export per l’industria tessile (+8,0%), e per gli apparecchi elettrici (+16,3%).
L’Europa si conferma come il principale mercato di sbocco per le esportazioni della provincia di Viterbo, con il 76% dell’export complessivo che è destinato ai paesi europei, anche se la variazione tra il 2018 e l’anno 2017 è stata negativa dell’11,7%. Tra i Paesi europei si rileva una crescita per la Francia (+4%), Spagna (+12,9%), Slovenia +25,2%, e Polonia (+11,4%). In calo l’export verso la Germania (-39,3%), il Regno Unito (-7,9%), il Belgio (-24,7%) e la Svizzera (-19%). In ambito extraeuropeo si registra il segno positivo per gli Stati Uniti (+13,5%), il calo dell’export verso la Cina -20,5%, e soprattutto verso la Russia (-60,8%). Tra gli altri continenti si mette in evidenza una buona ripresa per le merci dirette in America (+21,8%), soprattutto l’America settentrionale, e verso l’Africa (+20,2%), mentre verso in continente asiatico si rileva un -3,3%.