“E’ stato compiuto un passo importante verso la deducibilità integrale dell’Imu sugli immobili strumentali, un atto di giustizia fiscale. Come il governo aveva promesso alla CNA, un emendamento alla manovra raddoppia l’attuale livello di deducibilità dal 20 al 40 per cento, riconoscendo, sia pure parzialmente, che gli immobili strumentali -capannoni, laboratori, negozi – non costituiscono un bene di lusso ma sono indispensabili all’attività d’impresa e alla creazione di lavoro. Avevamo chiesto al governo atti concreti in favore degli artigiani e delle piccole imprese. Ieri si è cominciato a passare dalle parole ai fatti”. Lo dichiara la CNA, che nella recente assemblea nazionale, a Milano, ha rinnovato la richiesta di un segnale concreto, da parte del governo, nella direzione della deducibilità totale dell’Imu, considerata una imposta iniqua e controproducente, un ostacolo vero e proprio agli investimenti.
“Confidiamo che, nell’ancora lungo iter di approvazione della manovra, l’emendamento ne diventi parte integrante. Ora ci attendiamo ulteriore attenzione nei confronti degli artigiani e delle piccole imprese, a cominciare dalla riduzione dei premi Inail e dall’abolizione del Sistri”, conclude la CNA.