“CNA Agroalimentare condivide la ratio dei disegni di legge sulle disposizioni in materia di produzione e di vendita del pane che recepiscono le istanze di tutela degli imprenditori artigiani e dei consumatori finali. E’ necessario arrivare rapidamente a un quadro normativo coerente e uniforme su tutto il territorio nazionale, per superare l’attuale frammentazione territoriale, causa ed effetto insieme di disposizioni regionali non omogenee. Questa disomogeneità non permette di stabilire criteri univoci sulla denominazione di pane fresco, generando confusione. Una confusione che favorisce la concorrenza sleale a discapito dei produttori artigianali di qualità, permette di ingannare i consumatori e danneggia l’intera filiera produttiva nazionale”.
E’ la posizione espressa da CNA Agroalimentare oggi al Senato, di fronte ai membri della 13esima Commissione – Agricoltura -, nell’audizione relativa alle “Disposizioni in materia di produzione e vendita del pane”.