A dare forza e autorevolezza a un’associazione di categoria, sono gli imprenditori che ne fanno parte. E la CNA di Viterbo e Civitavecchia ha voluto valorizzare la laboriosità, il contributo alla coesione sociale e il sapere dei propri associati, istituendo il premio “Una vita con la CNA”. Ieri pomeriggio, nella sede di via I Maggio, il conferimento degli attestati di riconoscimento a sei artigiani della Tuscia che sono andati in pensione tra il gennaio 2012 e lo scorso 30 giugno e che durante la loro vita professionale hanno avuto sempre la tessera della CNA.

E’ stata una cerimonia semplice ma con momenti di vera emozione, che ha visto protagonisti Angelo Austini, di Canino, Giulio Manzi, di Montefiascone, Alessio Matera, di Acquapendente, e Marcello Moretti, di Marta (rappresentato dalla moglie, Fausta Scatoloni), oltre ad Aroldo Dini, di Acquapendente, e a Lauro Governatori, di Marta, che non hanno potuto essere presenti.

“Per la tua arte e il tuo mestiere che sono diventati patrimonio di tutti noi”, è la dedica dipinta sulle targhe in ceramica, consegnate dal presidente della CNA, Angelo Pieri, e dalla segretaria, Luigia Melaragni, insieme con il presidente della Camera di Commercio di Viterbo, Ferindo Palombella, che ha donato agli artigiani un volume sulle ricette della cucina tradizionale del territorio.

“Con questo premio, oggi alla prima edizione, vogliamo dare valore all’impegno di piccoli imprenditori che, spesso con sacrifici ma sempre con passione, sono stati determinanti per il  benessere delle nostre comunità e, nello stesso tempo, esprimere gratitudine per la loro partecipazione allo sviluppo della CNA”, ha esordito Melaragni. Subito dopo, Pieri ha sottolineato “l’orgoglio di essere stati al fianco di chi ha lavorato sodo per costruire, giorno dopo giorno, un futuro per questa terra. Grazie per il vostro esempio di tenacia e generosità e per aver scelto, con l’adesione alla CNA, l’unità delle imprese, l’associazionismo come fattore di crescita economica e culturale”.

Palombella ha insistito sul concetto di responsabilità. “Voi -ha detto ai premiati- avete faticato per lasciarci in eredità un mondo migliore di quello che avevate trovato. I nostri figli, invece, rischiano di vivere peggio di noi. Abbiamo, insieme, una grande responsabilità: quella di operare, avendo come bagaglio il patrimonio di valori che ci tramandate, affinché possano realizzarsi i sogni di crescita delle generazioni che verranno”.

Ed ecco chi sono i sei artigiani che hanno ricevuto il premio.

Angelo Austini (Canino)

Quasi mezzo secolo d’artigianato. Angelo Austini ha aperto l’attività di carrozziere nel 1964, in un piccolo locale in affitto; nel 1972 si è trasferito in uno spazio più ampio, dove ha operato fino al 2012. La laboriosità e il rapporto di fiducia con i clienti hanno caratterizzato il  suo percorso professionale. A queste qualità si aggiunge il merito di aver  formato 25 dipendenti e di aver effettuato la trasmissione d’impresa.

Aroldo Dini (Acquapendente)

Erede dell’antica tradizione della lavorazione artistica del ferro, tanto da meritare, un anno fa, il premio “Maestro del Fare”, promosso dal Comune di Acquapendente in collaborazione con la CNA e con il patrocinio della Camera di Commercio, nel 1979 ha fondato un’impresa, oggi nelle mani del figlio, che si distingue per la cura artigianale e la qualità di un’ampia gamma di prodotti in ferro.

Lauro Governatori (Marta)

Imprenditore edile fino all’inizio di quest’anno. Prima di diventare titolare di un’azienda individuale, ha svolto l’attività in qualità di socio in una ditta dello stesso settore. La sua esperienza professionale offre l’esempio della serietà e dell’affidabilità del lavoro del piccolo artigiano.

Giulio Manzi (Montefiascone)

Dal 1979 al 2012, è stato titolare di una nota falegnameria a Montefiascone. Giovanissimo, ha respirato l’aria della bottega. L’arte della lavorazione del legno è stata, infatti, per intere generazioni, la cifra distintiva della famiglia Manzi. Una tradizione in cui la passione si è sempre coniugata con la competenza.

Alessio Matera (Acquapendente)

Imprenditore edile per 26 anni, dal 1986 fino allo scorso dicembre. Prima di diventare titolare di un’azienda individuale con dipendenti, ha svolto l’attività in qualità di socio in due ditte. Ha operato soprattutto nell’edilizia privata, ma ha anche lavorato, tra gli altri, per il Comune di Acquapendente e la Riserva Naturale di Monte Rufeno.

Marcello Moretti (Marta)

Artigiano dell’edilizia, dopo essere stato socio di una ditta dello stesso settore, ha aperto un’impresa individuale. L’operosità, la serietà e la garanzia di un lavoro eseguito a regola d’arte hanno sempre contraddistinto la sua attività professionale.

 

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