La prima notizia è che i Confidi sono più vivi che mai: nel 2017 Artigiancoop ha erogato finanziamenti per 9 milioni e mezzo di euro (per l’esattezza, 9 milioni e 491mila, cifra superiore, seppure di poco, a quella dell’anno precedente) a favore di 172 imprese. La seconda riguarda la destinazione delle risorse deliberate dalla Cooperativa di garanzia del sistema CNA di Viterbo e Civitavecchia e fa sperare in una inversione di tendenza ovvero in un ritorno agli investimenti, anche se i segnali in questa direzione sono, per ora, timidi. La terza è il raddoppio, rispetto al 2016, degli importi erogati alle aziende del commercio, 2 milioni e 758mila euro, quasi un terzo del totale.
Questi i tre punti evidenziati dal presidente Angelo Pieri nella relazione sul bilancio 2017 illustrata ai soci riuniti nell’assemblea annuale presso la sede di Viterbo (in via I Maggio 3), presenti Roberto Folletti per il collegio sindacale, Luigia Melaragni, segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia, ed Emiliano Brizi, responsabile dell’Area Politiche Fiscali e Tributarie dell’Associazione, oltre ai rappresentanti degli istituti di credito: Raimondo Tamantini per la Banca di Viterbo, Alfredo Aquilanti e Luca Giovagnoli per Ubi Banca, Catia Camilletti per Intesa San Paolo.
Il documento è stato approvato all’unanimità. “A conferma della fiducia nel lavoro della Cooperativa, la cui missione – ha ribadito Pieri – resta il sostegno alle imprese nell’accesso al credito, attraverso la concessione di garanzie alle banche. Senza le piccole imprese, che rappresentano il 90 per cento del tessuto economico dei nostri territori, non può esserci ripresa”.
Sull’incremento delle somme destinate al commercio, Pieri ha osservato che “si è rivelata la giusta la scelta di ampliare ad altri settori economici l’operatività di Artigiancoop, fino a tre anni fa dedicata esclusivamente all’artigianato”.
Interessante, si diceva, la modifica intervenuta nell’impiego dei finanziamenti da parte delle imprese. La percentuale più elevata è sempre rivolta al ripristino di liquidità, ma si abbassa al 42,96, quindi di oltre un punto. Così come scende di quattro punti secchi, al 26,86, l’erogato destinato al credito d’esercizio. Ed ecco le note considerate positive: il 10,91 per cento viene speso per l’acquisto di beni immobili (era il 5,41 nel
2016 e appena lo 0,18 nel 2015); il 4,22 per l’acquisto di azienda (contro l’1,65 dell’anno precedente). Compare anche un 2,45 per cento finalizzato all’inizio di attività. Percentuale modesta, certo, ma si consideri che nel 2016 accanto a questa voce c’era uno zero.
Si ricorda che nel consiglio di amministrazione di Artigiancoop siedono gli imprenditori Massimo Ragonesi (vicepresidente), Fabrizio Bartoli, Gianni Formichetti, Enio Gentili, Claudio Latini e Aristide Matteucci.
Del collegio sindacale, presieduto da Stefano Minelli, fanno parte Giorgio Mei e Roberto Folletti.
Info: 0761. 326133. Sito internet: www.artigiancoop.it.