Nei mestieri d’arte, dove si esprimono le competenze distintive dei territori, nel made in Italy autentico, possono aprirsi interessanti orizzonti per l’occupazione dei giovani. A condizione che si investa nella formazione, così da recuperare preziosi giacimenti di manualità e conoscenza. Non è, questo, un tema nuovo. Ma ieri il dibattito sulle possibili azioni da intraprendere si è arricchito di un contributo concreto: è stato sottoscritto a Roma un protocollo d’intesa tra l’Acri (Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio), Unioncamere e le associazioni artigiane per lo studio di sistemi di formazione dei giovani nei singoli settori dell’artigianato artistico, anche d’intesa con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, e per l’individuazione di innovative forme di apprendistato, in collaborazione con il Ministero del Lavoro, oltre che di scambio di esperienze tra l’Italia e gli altri Paesi europei.
Per la CNA nazionale, il documento è stato firmato dal vicepresidente, Giorgio Aguzzi.
Positivo il commento di Lucia Maria Arena, presidente di CNA Artistico e Tradizionale di Viterbo e Civitavecchia, presente, nella sede dell’Acri, al convegno che si è concluso con la sigla del protocollo. “Le Fondazioni bancarie attraverso la propria commissione per l’artigianato artistico e gli altri soggetti si sono impegnati ad attivare progetti concreti per la promozione di attività che, nella stragrande maggioranza, sono sopravvissute alla crisi, ma continuano a combattere contro enormi difficoltà -afferma-. Anche il ministro allo Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, ha riconosciuto il valore della creatività per la ripartenza dell’economia e ha condiviso l’urgenza di programmare interventi che favoriscano l’internazionalizzazione delle nostre imprese”.
“La formazione delle nuove generazioni -sottolinea Arena- costituisce, per noi, un tema centrale. C’è bisogno di un sistema che faciliti la trasmissione del saper fare e renda attraenti i mestieri d’arte per i giovani. Ringraziamo il professor Mario Brutti, presidente della Fondazione Carivit, che ha partecipato all’importante iniziativa di ieri, per la sensibilità verso questo aspetto. Ci auguriamo adesso di poter dare, insieme, attuazione al protocollo anche nella nostra realtà locale”.
Come ha osservato il vicepresidente della CNA, Aguzzi, “l’intesa focalizza l’attenzione verso un mondo che può offrire occupazione e rappresentare una straordinaria leva di crescita economica se collegato al turismo. Un interessante lavoro, condotto qualche tempo fa dallo Iulm, evidenzia come artigianato e turismo rappresentino due attività complementari e sinergiche. L’aumento della domanda di servizi turistici in un’area attiva un incremento della domanda di prodotti artigianali e spesso l’offerta di prodotti artigianali tipici di una località richiama un significativo flusso di turisti. Con l’approssimarsi dell’Expo 2015, si tratta di una relazione che non dobbiamo trascurare”.
Info: CNA Artistico e Tradizionale, a Viterbo, in via I Maggio 3. Telefono 0761.2291.